Attualità
lunedì 05 maggio 2025
"Con il fango alle ginocchia immaginavamo un teatro", riaperto ufficialmente il Teatro Capponi a Cantiano

Una giornata storica per il Comune di Cantiano, che celebra la riapertura ufficiale del Teatro Capponi, restituito alla comunità dopo un lungo e ambizioso intervento di riqualificazione.
L’ex Sala Capponi, spazio da sempre dedicato ad attività culturali e sociali, diventa ora a tutti gli effetti un teatro, pronto ad accogliere spettacoli, eventi e iniziative aggregative.
Il progetto, dal valore complessivo di 465.750 euro, è frutto di una strategia amministrativa lungimirante, costruita nel tempo attraverso un sapiente incastro di finanziamenti pubblici, contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro e donazioni legate al riacquisto di materiale alluvionato.
Il cofinanziamento ha previsto una quota di accesso al credito pari al 36,49%, ben al di sotto della media richiesta nei bandi pubblici, a dimostrazione di una gestione virtuosa delle risorse.
L’intervento ha riguardato aspetti fondamentali: messa in sicurezza antisismica, adeguamento alla normativa antincendio, illuminazione a LED, eliminazione delle barriere architettoniche, ristrutturazione completa del palco, pavimentazione, sedute e arredi, oltre all’introduzione di pannelli fonoassorbenti e sistemi di deumidificazione.
Il teatro è stato ora completamente adeguato per ospitare eventi di pubblico spettacolo, pronto a diventare uno dei cuori pulsanti della vita culturale cantianese.
"È un traguardo che ci rende orgogliosi – afferma il sindaco Alessandro Piccini – e che resterà a beneficio delle future generazioni cantianesi. Il Teatro Capponi sarà un luogo vivo, polifunzionale, al servizio della cultura, della socialità e della comunità intera".
"Con il fango alle ginocchia immaginavamo un teatro", con queste parole del sindaco Piccini si è riaperto il sipario sul palco della Sala Capponi.
Dopo il simbolico taglio del nastro in continuità con la tradizione, il racconto della storia di questo luogo, di questi 5 complicati anni di chiusura e le note della "Fontanella" eseguita dalla Banda Musicale Cantiano hanno riannodato i fili di una storia che non poteva finire e che è pronta a scrivere una nuova pagina di vita per la comunità cantianese, "come prima e più bella di prima" (cit. Natalia Grilli).