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lunedì 12 febbraio 2024

Coldiretti, gli innamorati preferiscono il bouquet: "A San Valentino ditelo con i fiori dei vivai marchigiani"

Coldiretti, gli innamorati preferiscono il bouquet: "A San Valentino ditelo con i fiori dei vivai marchigiani"

di Ufficio Stampa Coldiretti Marche

Fiori per la Festa degli Innamorati, un modo per festeggiare al meglio San Valentino con la propria dolce metà e per dare una mano a un settore che nelle Marche conta oltre 500 aziende. Omaggio floreale che, secondo un’indagine online condotta dal sito www.coldiretti.it sui doni preferiti per la festa degli innamorati, viene scelto da oltre un italiano su due (52%) e preferito a cioccolatini (30%), capi di abbigliamento (13%) e gioielli (5%). 

Un settore importante che nelle Marche vale, tra vivai, piante e fiori ornamentali, 42 milioni (+13% nel 2022) e che vede al lavoro circa 1.300 addetti in oltre 1000 ettari. Aziende florovivaistiche che spesso incontrano i consumatori direttamente in azienda o nei mercati agricoli di Campagna Amica dove non mancano stand con piantine in vaso a chilometro zero che offrono anche la garanzia di essere al riparto da prodotti ottenuti con l’utilizzo di prodotti fitosanitari nocivi e vietati in Europa e con lo sfruttamento della manodopera, come nel caso delle rose dal Kenya per il lavoro sottopagato e senza diritti, o i fiori dalla Colombia dove ad essere penalizzate sul lavoro sono le donne. 

“Determinati prodotti che non rispettano le nostre europee non dovrebbero proprio entrare in Ue secondo quel principio di reciprocità che anima da anni la nostra azione politico sindacale – spiega Maria Letizia Gardoni, presidente di Coldiretti Marche – lo abbiamo dimostrato nel corso del tempo, ad esempio, con la nostra contrarietà ad accordi di libero scambio come il Ceta con il Canada che rischiava di inondare il mercato di grano duro al glifosate, proibito in Italia, e al Mercosur con i paesi sudamericani”. 

Al contrario, i fiori italiani sono più sostenibili durano di più, ma sono anche più profumati, non solo perché non devono affrontare lunghi tempi di viaggio che fanno arrivare quelli stranieri meno freschi alla meta, ma anche perché molti produttori nazionali sono impegnati a selezionare varietà che presentano aromi più intensi e caratteristici. Il consiglio è, dunque, di acquistare fiori e piante assicurandosi dell’origine nazionale meglio direttamente dal produttore o nei mercati contadini di Campagna Amica – conclude Coldiretti – per essere sicuri di mettere nel vaso un prodotto italiano al 100%, che sostiene i territori e rispetta l’ambiente e l’occupazione.




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