Attualità
martedì 04 novembre 2025
CNA: "Preoccupazione per la stretta sulla compensazione dei crediti d'imposta"
newsLa CNA esprime forte preoccupazione per le conseguenze derivanti dall’applicazione della misura contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2026, che estende a tutti i soggetti la disciplina – finora limitata a banche e intermediari finanziari – che vieta la compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi.
A partire dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà consentita solo per i crediti emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo dunque quelli maturati a seguito dell’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi fiscali.
Una modifica che, secondo CNA, provocherà gravi tensioni di liquidità, soprattutto per le imprese del comparto casa – dall’edilizia all’impiantistica – che hanno applicato lo sconto in fattura e utilizzano i crediti fiscali per compensare i propri debiti contributivi.
La riduzione dell’ambito di compensazione rischia infatti di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, le rate dei crediti d’imposta legati ai bonus edilizi, causando perdite economiche e difficoltà finanziarie.
Le organizzazioni segnalano inoltre che l’articolo 26 del provvedimento, se non modificato, potrebbe indebolire anche strumenti strategici per gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0, ricerca e sviluppo e il Tax credit cinema.
“Si tratta di una norma che rischia di compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese – afferma CNA – con il pericolo di omissioni nei versamenti contributivi e una drastica riduzione della liquidità disponibile”.
L’associazione auspica quindi un intervento correttivo in sede di approvazione della legge, per mantenere invariata la disciplina vigente e salvaguardare la stabilità economica e operativa delle imprese.