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giovedì 12 settembre 2024

CNA: "Le nuove regole previste dalla legge sul cinema rischiano di portare le piccole imprese alla chiusura"

CNA: "Le nuove regole previste dalla legge sul cinema rischiano di portare le piccole imprese alla chiusura"

di Ufficio Stampa CNA Cinema Marche

Con l’attuale tax credit, le nuove regole previste dalla legge sul cinema e l’orientamento di molte istituzioni regionali e Film Commission il 70% delle piccole imprese del cinema rischia la chiusura. Il grido d’allarme arriva da Cna Cinema e Audiovisivo Marche. Nella nostra regione sono a rischio molte imprese di produzione del settore che, se anche non direttamente collegate al tax credit stanno certamente vivendo un momento difficile. Il settore della produzione e dei bandi destinati a questa , siano essi regionali che nazionali, si sta orientando verso le grandi produzioni a discapito dei piccoli. L’attuale orientamento dele istituzioni è infatti quello che di beneficiare quelle produzioni che, grazie a capitali e grandi investimenti, sono capaci di confezionare prodotti commerciali “industriali” destinati a piattaforme, sale cinematografiche

Altra battaglia è quella che da mesi si concentra sul tax credit che va necessariamente rivisto. “Perché così come è ora favorisce solo due-tre grandi aziende: il 76% infatti è stato utilizzato per le serie tv, web e la produzione esecutiva dei film stranieri. Al cinema è andato il rimanente 24%, con i film fatti da piccole e medie imprese a quota 5 o 6%. Le startup, le medie, piccole e micro imprese non ce la faranno se non adeguatamente sostenute”. A lanciare l’allarme il presidente di CNA Cinema e Audiovisivo, Gianluca Curti“.

Per queste ragioni prosegue il lavoro di concertazione con il ministero della Cultura, come sottolinea Curti: “Il 16 agosto con tutte le altre associazioni stavamo al telefono con il sottosegretario Borgonzoni per costruire, smussare e trovare un accordo. L’abbiamo fatto sottotraccia, ma nessuno ha dormito, abbiamo sempre lavorato”.

Secondo un’indagine di CNA Cinema Audiovisivo, alla quale hanno partecipato circa 400 imprese, il 72% ritiene che con l’attuazione delle norme proposte finirebbe fuori mercato entro uno o al massimo due anni, anche perchè ricorda il presidente di CNA Cinema e Audiovisivo “vanno reintrodotti per il tax credit i cap, i tetti di spesa per azienda o gruppi di azienda che in questa fase sono stati tolti. Un primo schema di finanziamento, tax credit e selettivi per aziende, di proprietà o partecipate da gruppi multinazionali, con un fatturato da x in su, e uno schema ad hoc per le italiane e indipendenti, affinché possano fare un campionato inter pares. Non è serie A e serie B – conclude Curti – ma il riconoscimento e la tutela della differenza”.

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