Attualità
lunedì 28 luglio 2025
CNA critica l’intesa Usa-Ue sui dazi: “Penalizzate le PMI, servono misure urgenti”
newsL’accordo tra l’amministrazione statunitense e la Commissione europea che fissa al 15% il livello dei dazi è stato definito “non soddisfacente” dalla CNA. Secondo l’associazione, l’intesa rischia di avere ricadute pesanti sul sistema produttivo italiano, in particolare sulle piccole e medie imprese che operano nei settori più esposti all’export verso gli Stati Uniti.
“La soglia del 15% non può essere considerata una vittoria – afferma la CNA – già un 10% avrebbe rappresentato un colpo duro per le nostre imprese. Con il 15% e l’apprezzamento dell’euro sul dollaro, i danni per l’export italiano saranno gravi”. L’Italia è infatti uno dei principali esportatori verso il mercato americano, e la nuova misura rischia di mettere a dura prova soprattutto le PMI.
A livello locale, il presidente CNA di Pesaro e Urbino, Michele Matteucci, sottolinea come “l’export verso gli USA rappresenti il 28% del fatturato complessivo del commercio estero per le imprese della nostra provincia”. Una quota significativa, destinata a subire contraccolpi se non verranno attuate contromisure adeguate.
Il segretario provinciale Antonio Bianchini evidenzia inoltre l’effetto cumulativo delle nuove tariffe: “I dazi al 15% si sommano alla ripresa dell’inflazione, ai rincari su acciaio e alluminio, al costo elevato delle materie prime e all’impennata dei prezzi energetici. In queste condizioni è difficile restare competitivi”.
Sul piano nazionale, il presidente CNA Dario Costantini afferma che “si scrive 15 ma si legge 30%”, sottolineando l’effetto moltiplicatore della misura: una tassa ingiusta e sproporzionata che finirà per danneggiare anche l’economia americana. Costantini ribadisce l’urgenza di aprire un confronto istituzionale: “Servono sostegni e compensazioni. Ci aspettiamo la riattivazione del tavolo sull’export a Palazzo Chigi, per discutere criteri e strumenti utili a rendere disponibili i 25 miliardi già stanziati dal Governo per le imprese”.