Attualità
mercoledì 16 ottobre 2024
Cinema, rivisti i decreti direttoriali sul credito di imposta: per le piccole produzioni un respiro di sollievo

di Ufficio Stampa CNA Cinema Marche
La mobilitazione e le proteste delle imprese del cinema dei mesi scorsi è servita. CNA Cinema e Audiovisivo Marche esprime soddisfazione per la pubblicazione degli ultimi Decreti direttoriali in materia di credito di imposta per le imprese di produzione cinematografica e audiovisiva da parte del Ministero della Cultura.
Nel clima di protesta e di polemica sempre più duro degli ultimi mesi (seguita alla pubblicazione del decreto interministeriale del 10 luglio 2024), CNA Cinema ha continuato a lavorare instancabilmente con il Ministero della Cultura, con il sottosegretario Borgonzoni e la Direzione generale Cinema con un modello di concertazione fattivo e propositivo, per spiegare le istanze delle micro, piccole e medie imprese indipendenti di produzione cinematografica e audiovisiva del nostro Paese e individuare soluzioni condivise.
I decreti direttoriali pubblicati consentiranno di salvaguardare decine e decine di imprese indipendenti che stanno sul mercato, desiderano crescere e continuare a produrre contenuti difendendo e promuovendo l’eccezione e la diversità culturale e industriale del nostro Paese. Sarà necessario per le imprese comprendere le nuove regole, accrescere le proprie competenze e avere capacità di adattamento: un percorso sul quale CNA Cinema e Audiovisivo sarà come sempre al fianco dei propri associati.
In particolare, sono da apprezzare le soluzioni già condivise nei diversi incontri delle ultime settimane che riguardano il tema della distribuzione, i modelli semplificati di circuitazione cinematografica, la composizione delle risorse private e il riconoscimento dei contributi selettivi, regionali o del reinvestimento dei contributi automatici ai fini dell’accesso al tax credit.
Secondo CNA “il sistema non è perfetto ma siamo certi della disponibilità dell’Amministrazione a monitorarne gli effetti e a procedere ad eventuali ulteriori aggiustamenti che si rendessero necessari. Continuiamo a credere fermamente che il modello di intervento più efficace per un’associazione imprenditoriale si fondi su un approccio che privilegia il dialogo e la collaborazione per raggiungere obiettivi condivisi”.
La concertazione implica un confronto continuo tra le parti, basato su un equilibrio di interessi e sul rispetto reciproco dei ruoli. Da un lato, l’associazione rappresenta le istanze delle imprese, portando alla luce le esigenze e le sfide del mondo produttivo; dall’altro, la pubblica amministrazione compie lecitamente scelte politiche. In questi mesi abbiamo cercato di evitare contrapposizioni sterili e di promuovere soluzioni praticabili e sostenibili che tengano conto sia delle necessità delle imprese sia degli obiettivi di controllo della spesa imposti dal Ministero dell’Economia e di revisione e aggiornamento della normativa.