Attualità
giovedì 16 giugno 2022
Artisti e studenti del Liceo Scientifico di Pesaro per il restyling del murales "Tén bota ch'la i è dura par tutti"

di Ufficio Stampa
Continuano le iniziative realizzate dall'associazione Re/Ur (Reperti Urbani) per celebrare i 10 anni del progetto Mural Vernacolo. Lo scorso mese molti cittadini, anche sui social, si sono interrogati sul perché fosse stato coperto uno dei murales simbolo della città ed a cui i pesaresi si sono particolarmente affezionati soprattutto durante il periodo della pandemia Covid-19: l'opera “TÉN BOTA CH’LA I È DURA PAR TUTTI” realizzata sui muri del Campus scolastico. Il timore era che il murales venisse cancellato definitivamente ma al contrario si è trattato di un intervento di restyling realizzato dallo stesso Filippo Giovanelli in collaborazione con un altro artista pesarese Delliquadri e con gli studenti del liceo Scientifico, che l'associazione intende coinvolgere sempre più nel progetto di rendere Pesaro un'esposizione permanente di opere di street art a cielo aperto. Oggi il murales del Campus è tornato più sgargiante di prima, rinnovato nei colori e nella grafica. “Immaginare quel muro senza il “TÉN BOTA” è ormai impensabile per molti pesaresi, non solo per noi artisti che l’abbiamo realizzato. - spiega Filippo Giovanelli - Questo è l’aspetto più importante del progetto: che ciascun muro venga percepito come appartenente alla collettività e chiunque si senta in dovere di difenderlo oltre che di ammirarlo ed apprezzarlo”.
L’intervento appunto si inserisce in una serie di attività che l’associazione Re/Ur (Reperti Urbani) ha programmato per celebrare i 10 anni dalla nascita di Mural Vernacolo e dalle prime apparizioni della street art in dialetto pesarese. Mentre i pesaresi godono del nuovo muro del Campus, c’è già un altro cantiere aperto in città e altri interventi si susseguiranno per tutta l’estate. “Ho scelto di rinnovare il 'TÉN BOTA CH’LA I È DURA PAR TUTTI' perché serve ripetercelo nuovamente, visti i tempi difficili in cui viviamo. In più - prosegue Giovanelli - a nuove ragioni si aggiungono anche nuovi destinatari ed è per questo che alla nuova versione hanno partecipato anche gli studenti del liceo Scientifico Marconi, che sono coloro che vivono quei luoghi ogni giorno e che hanno il diritto di essere coinvolti nelle vicende che li riguardano.”
Foto: Francesco di Lena Videoriprese
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