Cronaca
venerdì 02 agosto 2019
venerdì 28 marzo 2025
di ANSA
Un terremoto di potenza devastante, di magnitudo 7.7, seguito a 12 minuti di distanza da una seconda scossa di 6.4, ha colpito il centro della Myanmar, dove si teme una catastrofe, con l'Usgs che parla del rischio di 'migliaia di morti'. L'epicentro, secondo l'istituto geosismico Usa, è localizzato vicino a Saigang, dove passa una faglia sismica che taglia a metà il Paese lungo una direttrice nord-sud, a una ventina di chilometri dalla città storica e antica capitale precoloniale di Mandalay, seconda città del Myanmar sulle rive del fiume Irrawaddy, dov'è crollato un ponte in ferro, piena di templi e pagode antichi e monumenti storici.
E dove sui social si registrano rovine e distruzione e almeno 25 morti, fra cui diversi bambini, nel crollo di una moschea.
Il sisma principale, che ha avuto origine a soli 10 chilometri di profondità alle 14.20, ora locale (le 07.50 italiane) precisa l'Usgs, ha colpito con effetti potenti anche in Cina, nella remota provincia montagnosa dello Yunnan, e soprattutto in Thailandia, dove nella capitale Bangkok, a mille chilometri dall'epicentro, è crollato un grattacielo di 30 piani in costruzione, con decine di operai dispersi (forse almeno 80, secondo alcune fonti) e almeno 4 vittime accertate.
Tremori sono stati avvertiti anche nei vicini Laos e Vietnam. Secondo l'istituto geosismico italiano Igv, la scossa principale è stata di 300 volte più potente di quella di Amatrice del 2016. Quello stesso anno in Myanmar si è verificato il terremoto recente più potente, con 3 morti e molti crolli.
La giunta militare golpista, al potere in Myanmar dal 2021, ha lanciato un appello urgente per aiuti umanitari alla comunità internazionale: una mossa inusuale per un governo militare, che fa intravvedere come il disastro possa avere proporzioni enormi in un Paese ripiombato nella povertà, isolato e percorso da conflitti armati. Fra i primi a offrire aiuto c'è l'India, che si è messa a disposizione anche della Thailandia. Il bilancio delle vittime, che si teme drammatico, è in continuo aggiornamento, anche se le informazioni circolano con difficoltà nel Paese. Ma la giunta ha dichiarato lo stato d'emergenza in sei province: Sagaing, Mandalay, Bago, Magway e nello stato autonomo orientale di Shan. Il capo della giunta militare, Min Aung Hlaing, ha visitato l'ospedale principale della moderna capitale Naypyidaw, ha constatato l'Afp, che dà conto di "feriti in massa" che si accumulano dentro e fuori dalla struttura, che ospita 1.000 posti letto, con pazienti allineati a terra fuori dal pronto soccorso, assistiti dai familiari con molti che si "contorcono dal dolore".
La città storica di Mandalay, l'antica capitale pre-coloniale e ricca di templi buddisti storici e monumenti antichi, ha subito gravi crolli, secondo quanto si vede da immagini diffuse sui social e sui media. Non ci sono ancora dati sulle vittime. I feriti stanno accumulandosi "in massa" dentro e fuori dal principale ospedale di Naypyidaw, la capitale del Myanmar. Lo ha dichiarato un funzionario dell'ospedale, che ha detto che tantissimi feriti sono stati curati fuori dal pronto soccorso da 1.000 posti letto. "Alcuni si contorcevano dal dolore, altri giacevano immobili mentre i parenti cercavano di confortarli", ha raccontato il funzionario birmano. Il sisma ha avuto origine a 10 km di profondità alle 14.20, ora locale, le 07.50 italiane, precisa l'Usgs. Fonti giornalistiche Afp a Naypyidaw, capitale del Myanmar, hanno detto che le strade sono state piegate dalla forza tellurica e molti edifici hanno subito forti danni. Le scosse sono state avvertite anche nel nord della Thailandia e fino alla capitale Bangkok, dove i residenti sono corsi in strada mentre gli edifici tremavano.
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venerdì 02 agosto 2019
martedì 05 novembre 2019
giovedì 24 ottobre 2019
sabato 05 ottobre 2019
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